liberamente ispirato a Il Cantico delle Creature di San Francesco D’Assisi
Cantautore, musicista, Massimo Donno si divide da diversi anni tra scrittura e canzone d’autore, tra progetti inediti e teatro.
Il suo ultimo lavoro discografico, “La spada e l’incanto”, è una rilettura del Cantico delle Creature o, meglio, riscrittura, in forma canzone. È, innanzitutto un omaggio a questo componimento che nel 2025 compie ottocento anni. Questo lavoro riporta all'epoca contemporanea una serie di temi che sono fondamentali come l'ambiente, il rapporto tra gli esseri umani, tra l'uomo e la natura. Si parla di relazioni, di connessioni, di lavoro ed immigrazione, di guerra, di tempo, di solitudine ed isolamento. Si parla di ambiente e territorio, di rispetto degli stessi, di amore e protezione verso la natura. Si dà voce al Santo rivoluzionario in una cornice che non è quella del 1200 ma è il nostro vissuto quotidiano, la nostra epoca, fatta di sconfinata bellezza da un lato, ma anche di tante piaghe dall'altro. Una veste che offre suggestioni e riflessioni sull'epoca contemporanea, dunque, partendo dalle analisi e dai presupposti dai quali si muoveva il santo di Assisi, restituendogli contemporaneità e laicità.
Una riflessione nella direzione di voler sia omaggiare una delle prime forme di poesia ad ottocento anni dalla sua scrittura, ma anche di riportare al centro delle nostre esistenze la bellezza della natura, istanza da vivere consapevolmente e da custodire. Insieme a lui sul palco, Eleonora Pascarelli, Emanuele Coluccia, Stefano Rielli e Vito De Lorenzi.